NON SOLO ROMA
UNA GUIDA-TACCUINO
AI SENTIERI DEL LAZIO

Un po’ guida turistica classica, un po’ taccuino di viaggio à-la Chatwin: è nata da qualche anno nel mondo Touring, la collana che fonde insieme il racconto dei luoghi con gli spazi bianchi su cui prendere appunti.

L'uscita più recente, “Sentieri del Lazio”, è stata prodotta dal Tci con Unioncamere Lazio e presentata ieri, il 27 aprile, nella sala del tempio di Adriano a Roma. L’hanno curata due firme di qualità, autentiche garanzie per chi ama muoversi fra boschi e borghi: Stefano Ardito, pioniere della divulgazione alpinistica, naturalistica e poi dell’Italia dei camminanti; e Natalino Russo, generazione successiva, naturalista e speleologo, a sua volta informatissimo esploratore/raccontatore. Cresciuti tutti e due nel culto della madre di tutte le riviste etologiche e ecologiste, l' "Airone" fondata nei primi anni Ottanta da Egidio Gavazzi. E già autori nel 2019, con gli stessi sponsor, di "Lazio active", un bel viaggio regionale fra gli sport outdoor.

La presentazione è stata quasi affettuosa, come si conviene a una creatura su cui si ripongono grandi speranze: l’oggetto d'altra parte si presta, perchè oltre a una utilità indiscutibile la guida ha dalla sua il fascinoso design che fa venire voglia di armarsi seduta stante di binocolo e matita, e partire.

Coordinati dal giornalista Federico Quaranta, il presidente della Camera di commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti e quello del Tci, Franco Iseppi, hanno raccontato – presente e intervenuta l’assessora regionale al Turismo Valentina Corrado - come sia stato varato il progetto guida/taccuino. Il senso di fondo che ne resta è semplice ma di realizzazione complessa: Roma, con la monumentalità e gli enormi giacimenti culturali e turistici, può mettere in ombra il patrimonio di luoghi e bellezze che il Lazio intero è in grado di proporre. Come si fa a evitare il rischio, e a far entrare tanti gioielli decentrati dentro i flussi delle visite, quelli tradizionali e quelli di riscoperta più recente, come appunto sono i Cammini e i Sentieri? Tagliavanti non dispera: individua anzi una fascia intermedia fra il turismo mordi-e-fuggi e quello troppo alto, per così dire, e verso quel target prova a orientare i suoi associati.

Tornando alla guida. Doppio uso a parte, Ardito e Russo hanno organizzato l'offerta in sei segmenti: ci sono i luoghi “della natura” e quelli “delle vette”, dell’Acqua e della Storia, dei Borghi e della Fede. Un contenitore largo, prismatico, che affianca alle mete più conosciute – il monte Pellecchia e il monte Autore, Ventotene e il Parco di Veio, Farfa e il Santuario della montagna spaccata di Gaeta – autentiche riscoperte come la Cavendish road, a ridosso dell'Abbazia di Montecassino e della linea Gustav, la direttrice Abruzzo-Lazio su cui si attestarono alla fine del 1943 le difese tedesche contro la risalita alleata.

Ce n'è per chi camminando cerca panorami mozzafiato e per chi è incline a meditazioni sul senso della vita; per i cultori della biodiversità e per chi cerca rifugio sotto il profilo di un monastero. Una giornata, due giornate, un weekend, ben distribuiti provincia per provincia, trenta visite entro le due ore da Roma. Anche se il tempo è poco, perciò, non disperate: perchè - ricorda un Henry David Thoureau citato a testimonial nello spot promozionale - "il viaggiatore più veloce è quello che va a piedi".

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