Nelle fiabe c’è il principe che bacia la Bella addormentata nel bosco, ma anche principesse che spezzano incantesimi, come quando Belle bacia e libera la Bestia. Ci sono poi quelli che tradiscono, il bacio di Giuda condanna a morte e cambia la Storia. Nella poesia, oltre a Catullo, viene in mente Pablo Neruda: “Ti manderò un bacio con il vento”, il bacio dantesco, profondo e tragico, tra Paolo e Francesca, i versi di Prevert: “I ragazzi che si amano si baciano in piedi/contro le porte della notte”. O quelli della signora Dalloway: “Fu come se il mondo si fosse capovolto!” scrive Virginia Woolf.
Il bacio è interpretato e usato in tutte le forme di espressione artistica, un campionario sconfinato che va da Amore e Psiche di Canova a Francesco Hayez, dall’addio di Humprey Bogart in Casablanca, a quello tra Leonardo Di Caprio e Kate Winslet in Titanic. Ciascuno si porta addosso un bacio più o meno indimenticabile anche nella propria vita; così Ilaria Guidantoni, giornalista fiorentina, scrittrice e traduttrice che vive tra Milano, la Toscana e Tunisi, ha firmato “Il bacio da sfogliare”, un raffinato saggio divulgativo (come precisa l’autrice) pubblicato da Cinquesensi editore (pp. 143, euro 18, in copertina una immagine di Omar Galliani): un focus tutto dedicato al bacio. Siamo davanti a una riflessione guidata tra storia e geografia, radici, significati simbolici e declinazioni di questo gesto che ha spesso avuto ruoli determinanti nei secoli e modificato le vite delle persone.
“È lì, al bacio che torniamo sempre quando cerchiamo la felicità, quel piacere così immediato” scrive Ilaria Guidantoni che ha presentato il libro, ieri sera, in una affollata sala del centralissimo Bistrot di Palazzo Strozzi a Firenze. Simbolo di armonia, dialogo, pace, intimità, fratellanza, sorellanza, senza dimenticare il bacio accademico, cioè l’atto finale per chi approda all’eccellenza di un percorso di studi o agli antipodi il bacio di Dracula che proietta ombre di morte. È un lungo percorso fatto da molte biforcazioni legate alla cultura e ai luoghi, che parte da una comune certezza: “Tra tutte le specie presenti sulla Terra soltanto l’uomo si bacia - spiega la scrittrice toscana - e sembra che il bacio risalga alla Preistoria, almeno secondo gli antropologi, quando le donne per nutrire i loro piccoli sminuzzavano il cibo nella loro bocca prima di passarlo attraverso una sorta di “bacio alimentare” ai figli piccoli”.
Da quel tempo antico all’oggi: nell’era digitale il bacio si è anche smaterializzato nelle emoticon: “Ne inviamo in abbondanza rischiando di fargli perdere profondità e di inflazionarne il senso” prosegue l’autrice che guida i lettori tra filosofia, cinema, eros e letteratura. Alle presentazioni, “Il bacio da sfogliare” si presenta con un singolare abbinamento sensoriale, un cofanetto bianco e rosso con il disegno di un bacio in primo piano. Il cofanetto, realizzato appositamente da Noalya, offre una selezione di cioccolati scelti da Alessio Tessieri, imprenditore toscano che in Venezuela ha una propria piantagione dove ricava particolari e rare fave di cacao: “Sul tema della storia e della degustazione del cioccolato artigianale la sintonia con il bacio e l’Eros è forte, dalla sacralità alla ritualità, al piacere, alla rappresentazione di un momento speciale - conclude Ilaria Guidantoni - l’idea di questo abbinamento è nata dalla nostra conoscenza e stima reciproca, Noalya ha oltretutto un legame stretto con la scuola Tessieri, scuola di alta formazione per la cucina e la pasticceria che cerca di promuovere proprio la cultura legata al cibo e anche la sua narrazione”.
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