Quando si parla di montagna, sport invernali e neve, dalla Toscana in giù c’è un solo punto di riferimento: l’Abruzzo.
E’ la regione più gettonata per posizione strategica, con facile accesso dal Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, per
la neve abbondante naturale e efficienti impianti di innevamento artificiale in caso di necessità. Quest’anno c’è stato
il pienone anche a causa della pandemia che al nord ha creato maggiori problemi.
La più grande concentrazione di stazioni invernali si trova in provincia dell’Aquila; ma anche le altre province contano
impianti di buona levatura, sulla Majella e sul versante teramano del Gran Sasso. L’intera area sciistica regionale si sviluppa su
centinaia di chilometri di piste, dalle più note - Roccaraso, Rivisondoli, Campo Felice, Ovindoli - passando per la storica
stazione del Gran Sasso di Campo Imperatore, e arrivando alle località di Pescasseroli, Passo Lanciano, Majelletta, Campo di Giove
e Prati di Tivo.
I comprensori sciistici sono suddivisi per livelli di difficoltà, alcuni si trovano a breve distanza tra loro, mettendo
d’accordo tutti: appassionati dello sci alpino, dello snowboard, dello sci alpinismo, dello sci di fondo e le famiglie
che amano trascorrere le vacanze sulla neve. Sono quasi tutti concentrati nelle zone-Parco, con tutti i limiti che ne
possono derivare in termini di vincoli paesaggistici o di ampliamento.
Per gli appassionati dello sci nordico le montagne abruzzesi sono il terreno ideale: tra altopiani dolcemente ondulati
e faggete secolari si spazia in una grande varietà di percorsi. Ottima anche l'offerta di itinerari per lo sci alpinismo
e l'opportunità di sperimentare discipline particolari come lo sleddog, lo snowkite e l’eliski. Basta rispettare l’introduzione
delle nuove regole per sciare in Italia e in Europa. Per l’accesso agli impianti di risalita c’è l’obbligo di indossare
la mascherina durante la fruizione degli impianti e negli spazi comuni.
La capienza sugli impianti che prevedono una risalita all’aperto, come skilift o seggiovie senza cupoline antivento,
è al 100%. Sulle cabinovie, funivie e seggiovie con copertura, è ridotta all’80% e le funivie e le cabinovie viaggiano
con i finestrini abbassati per favorire l'aerazione. Degli skipass viene incoraggiata il più possibile la vendita online
per evitare gli assembramenti alle biglietterie. Dallo scorso gennaio inoltre lo sciatore che utilizza le piste da sci
alpino deve possedere un’assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni
causati a terzi. Può essere acquistata insieme allo skipass in biglietteria o tramite l'applicazione Telepass, sia giornaliera
che stagionale.
Ski Pass Alto Sangro
Una delle mete più famose è Roccaraso, la "Cortina d’Ampezzo" del centro-sud, che si trova nel basso Abruzzo e vanta
il comprensorio più vasto e più attrezzato con le aree dell’Aremogna, di Monte Pratello e di Monte Pizzalto: quasi 150 km
di piste di cui alcune omologate per gare nazionali e internazionali. Una piccola parte del comprensorio è inserita nel Parco
Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, la restante nella zona di protezione esterna ed una piccolissima parte nella zona
sud-occidentale del Parco Nazionale della Majella.
E’ sicuramente la punta di diamante di tutto l’Appennino con 60 km di piste per lo sci da fondo, percorsi per le ciaspole,
snowpark (per lo sci acrobatico e freestyle), snowkite (surfare sulla neve con tavola da snowboard facendosi trascinare
dal vento con una vela) e la possibilità, per chi può, di esplorare aree inaccessibili della zona con l’eliski.
Nel 2010 il comprensorio ha festeggiato cento anni di attività: infatti risale al 1910 la prima gara internazionale
disputata proprio a Roccaraso. A chi parte dall’Aremogna la seggiovia triposto “Crete Rosse” permette di accedere
direttamente al bacino di Monte Pratello.
Nel cuore del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise si trova la stazione sciistica di Pescasseroli con i suoi 24 km di piste,
dotata di innevamento programmato e di un bacino per la raccolta idrica. La stazione locale è quella del Monte delle Vitelle
a 1966 mt, mentre per gli appassionati di sci da fondo il consiglio è di recarsi alla vicina Opi, a soli sei chilometri da
Pescasseroli, sede degli anelli di Forca d’Acero e di Macchiarvana. Nel meraviglioso anfiteatro della Val Callano e del Rifugio
di Pesco di Iorio gli appassionati di scialpinismo possono trovare ottime piste. In paese, invece, oltre alle bellezze storiche
si trova la sede del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
A meno di sessanta chilometri c’è Pescocostanzo, una piccola località sciistica dalla bellezza unica inserita nel Parco Nazionale
della Majella tra il Monte Calvario e l'Altopiano delle Cinque Miglia. La stazione di Vallefura sorge a due passi dal paese,
ad appena quattro chilometri da Rivisondoli, con nove chilometri di piste larghe con pendenze variabili da 1440 metri a 1750 mt.
In alto si trova il rifugio La Tana del Lupo da cui si gode di una vista incredibile sul paese, incluso tra i “Borghi più belli
d’Italia”. C’è un moderno impianto di innevamento artificiale che garantisce sempre un’ottima copertura e qualità della neve
e un potente sistema di illuminazione notturna lungo la seggiovia Valle Gelata che permette lo svolgimento di eventi e attività
spettacolari dopo il tramonto. Alla base degli impianti c’è il Pesco Snowpark con nove terrazzamenti e tre linee di differente
difficoltà: una M, una S e una XS adatta a tutti. Lo ski pass Alto Sangro è lo stesso anche per le piste di Pescocostanzo e Pescasseroli.
La Stagionale dei Parchi: Ovindoli- Campo Felice- Campo Imperatore
Immerso nel Parco Nazionale Sirente-Velino c’è il piccolo borgo antico di Ovindoli, a 1400 mt nella provincia dell’Aquila.
Sopra il paese si trova il Monte Magnola, la stazione sciistica con una trentina di chilometri di piste e un innovativo impianto
di innevamento programmato. E’ dotata di uno degli snowpark migliori del centro-sud, diviso in due zone: Magnola Snowpark a 1980
mt e il Lower Park lungo la pista Dolce a 1650 mt. A soli 20 minuti di macchina (diciotto chilometri) all’interno dello stesso Parco
Nazionale del Velino-Sirente si trova la stazione di Campo Felice sull’altopiano di Caporitorto, tra i 1400 e i 2000 mt di altitudine,
tra i comuni di Lucoli e Rocca di Cambio che sono anche i due punti di ingresso della stazione.
Entrambe le stazioni hanno facile accesso da Roma seguendo la A24 in direzione L’Aquila, per uscire al casello autostradale di Tornimparte.
Nel 2018 sono stati stanziati dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) sei milioni di euro per la realizzazione
del progetto di collegamento tra le due stazioni, con autorizzazioni già concesse dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Ovindoli, per la
creazione di un unico comprensorio; progetto che però il tre gennaio scorso è stato bocciato dal T.A.R. dell’Aquila, che ha accolto il ricorso
presentato dal CAI, dalla Stazione Ornitologica Abruzzese, Salviamo l’Orso e Mountain Wilderness. Si tratta di una proposta di
intervento che avrebbe dovuto trasformare dieci ettari di territorio protetto del Parco Sirente-Velino, con tre nuovi impianti
di risalita e sette piste.
Se invece si vogliono evitare chilometri di tornanti Campo Imperatore è sicuramente l'area più comoda, perché a soli cinque minuti dall’uscita autostradale di Assergi della A24 si trova Fonte Cerreto e la partenza della moderna funivia che in sette minuti porta a 2130 mt, la stazione a monte del comprensorio. E’ la prima stazione sciistica nata sugli Appennini, l’unica con gestione comunale e una tra le più fredde d’Italia, caratterizzata da un innevamento consistente e continuo, dal mese di novembre a quello di aprile. Qui si sviluppano 15 chilometri di piste per lo sci alpino, un anello importante per lo sci di fondo e uno snowpark per gli amanti dello snowboard. Ma Campo Imperatore è soprattutto meta degli scialpinisti che qui trovano una miriade di percorsi e fantastiche discese in fuoripista. Nelle giornate di sole dal Monte Scindarella si può ammirare il mare Adriatico sullo sfondo, sciando sotto la vetta di Corno Grande.
Majella: Passo Lanciano-Majelletta
Sciare con vista mare è la particolarità della Majelletta-Passo Lanciano, una piccola stazione con otto chilometri di piste
che si sviluppa fino a 2000 metri con piste soddisfacenti anche se piuttosto corte. Lo skipass è unico per il comprensorio
sciistico sul versante nord-orientale del massiccio della Maiella nel territorio dei comuni di Pretoro, Rapino, Pennapiedimonte
e Roccamorice. Gli impianti partono da Fonte Tettone, a 1650 mt, dove si trovano due anelli per lo sci di fondo.
C’è uno snowpark attrezzato in località rifugio Pomilio, una pista bob e molte aree per i fuori pista.
Passo Lanciano è collegato tramite corse autobus all’area sciistica della Majelletta.
Impianti dismessi e impianti temporaneamente chiusi
Nella zona del Gran Sasso sono stati dismessi gli impianti della Fossa di Paganica (il Comprensorio Nevada)
negli anni ‘60 e gli impianti di Montecristo dal 2001; nel comune di Tagliacozzo anche il piccolo comprensorio
turistico-residenziale di Marsia, alle pendici del Monte Midia a 1737 mt, è in stato di progressivo abbandono.
Dove l’alta quota ha salvato la neve si è affiancata la desolazione dei Prati di Tivo, nel versante teramano del Gran
Sasso ai piedi di Corno Piccolo, dove gli impianti sono bloccati da un paio di anni da un contenzioso locale
per la concessione dei terreni dove si trova l’impianto, tra la Gran Sasso Teramano aggiudicatario degli impianti
Finori e l’ASBUC (Amministrazione Separata Beni di Uso Civico dell’antica Università di Pietracamela). A seguire
Prato Selva, una piccola località sciistica nel comune di Fano Adriano. Qui gli impianti di risalita sono fermi da
anni a causa della combinazione di danni da sisma e mancata manutenzione straordinaria.
Anche a Scanno Monte Rotondo e Passo Godi, le due belle stazioni sciistiche che si trovano nella Valle del Sagittario
a ridosso dell' Altopiano delle Cinque Miglia, gli impianti sciistici sono chiusi. Con Campo di Giove e Pacentro Passo
San Leonardo formavano la skiarea del Consorzio Sci dei Parchi: un unico skipass valeva per le quattro località.
La stazione sciistica di Scanno in particolare non è stata riaperta da due anni. Considerato il numero degli impianti
dismessi e delle strutture abbandonate sarebbe importante non rimandare nel tempo la risoluzione del problema.
Laddove non è possibile un riutilizzo degli impianti si dovrebbe avere il coraggio di programmarne con tempi certi
la demolizione e il ripristino dell’assetto paesaggistico originario.