Esercizi spirituali
il sapore
del bere
Una guida all' essenza
e ai miti del vino
Una recensione di
NEREO PEDERZOLLI
Spiazzante, in tutto. Proprio come l’assaggio di un vino che non conosci. Quello che incuriosisce per l’indole misteriosa del gesto e precede l’assaggio. E subito sprona a bere anzitutto per capire. Per ritrovare sensazioni sopite, intime, spesso inconfessabili. Ecco perché l’ultimo libro di Angelo Peretti ha giustamente per titolo ‘Esercizi spirituali per bevitori di vino’. Ma non è una elucubrazione spirituale e neppure una metodologia per la degustazione: piuttosto è l’agile autorevolezza di un critico enogastronomico - è tra i giornalisti più accorti, da tanti lustri in azione sul web e in sensate kermesse enoiche - offerta ad un pubblico che nel vino cerca l’essenza, più il mito che il rito.
Rare le concessioni alle gerarchie scandite ( sancite?) dalla critica enogastronomica, insistendo con caparbietà sui valori culturali del buon bere. Senza se e senza mai voler essere un bevitore altezzoso. Semplicemente una sorta di ‘stimolatore di curiosità’. Che mette a disposizione un glossario assolutamente intrigante. Dimostra come nel vino la fantasia sia l’ingrediente da scoprire, assaporare, custodire nella nostra memoria, per tramandarlo senza ricorrere a stereotipate descrizioni organolettiche: farlo con precisa e - appunto spiazzante - semplice lucidità.
"Esercizi spirituali
per bevitori di vino "
Angelo Peretti
Ampelos edizioni
25 euro
Così abbiamo a disposizione un godibile sussidiario enoico, da leggere senza alcuna consecutio temporale. Un gioco che Angelo Peretti ha impostato con meticolosa competenza e altrettanta spensieratezza. Basata, questa, su precise annotazioni. Talmente variegate che si possono ‘degustare’ centellinandole, magari nel sorseggiare i 180 vini selezionati (metà dei quali vanto di blasonate zone viticole internazionali) abbinati ai 90 sintetici (preziosi) capitoli. Il tutto intrecciato con aneddoti, citazioni, forbite letture e altrettanti sapori. Proprio così: si legge e in un certo senso si degusta: il sapere sprona sapori.
Esercizio davvero spirituale, scandito dal susseguirci dell’abecedario ovvero dalla A alla Z, ogni lettera con riferimenti al nettare di Bacco, a tutto quanto è gioia o stimolo all’emozione, intellettuale ancor prima che sensoriale. Leggerlo è una goduria, per la mente e per rendere il vino un piacere condiviso, un gesto tra fraternità e consapevolezza.
Impossibile sintetizzare in poche righe la cernita culturale condensata nelle 285 pagine di questa edizione Ampelos. Troverete nomi, situazioni, riferimenti di ogni totem enoico, anche se - questo è un mio consiglio - è meglio aprire e sfogliare ‘a caso’, soffermandosi agilmente sulla variegata nomenclatura redatta da Angelo Peretti. Per essere liberi, curiosi, instancabili … bevitori di saperi.
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