"Rosso Casentino": nel Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterone e Campiglia un documentario firmato da Lucrezia Lo Bianco racconta le persone, i luoghi, la natura. Andrà in onda mercoledi 5 febbraio dalle 14,06; giovedi 6 dalle 6,38; sabato 8 dalle 8,32 su Rai5, dopo essere già stato trasmesso con successo su Rai3.
L'autrice è andata a scovare gli abitanti del Parco nazionale: chi ci abita da sempre e chi negli anni ha deciso di abbandonare le città e scelto di vivere lì. Le storie sono tante, accompagnate da passeggiate e sentieri: la famiglia Ulivi, di Ca' di Noce (Corniolo); Antonio e Giulia, i giovani appassionati che hanno recuperato la tradizione della stampa a ruggine di Santa Sofia (Peromatto), il talentuoso cormamusista Massimo Giuntini nelle luci rarefatte degli antichi castagneti di Camaldoli; Marzia, aretina che ha deciso di vivere nel bosco incontaminato ed occuparsi di ospitalità all'Imposto di Stia; Beppe Salieri "dei due mondi" (dalla Romagna al Sudamerica), finito a gestire un agriturismo, un castagneto ed un allevamento, alle Casine San Godenzo; Lando Landi che racconta il Panno Casentino dal punto di vista di chi ha vissuto da operaio i primi straordinari opifici della vallata...
Nella narrazione. anche la band della Casa del vento. La sua "voce", l'insegnante di scuola primaria Luca Lanzi, è andato coi suoi alunni a Vallucciole, nei luoghi che ricordano le stragi naziste. E poi l'ex Padre guardiano della Verna, Francesco Brasa; l' "avventura" di Casa Santicchio, sugli antichi transiti dei pellegrini; i ricercatori che studiano le "migrazioni" degli alberi sulla pressione del cambiamenti climatici e la "comunità musicale" di Renate e Andreas, tedeschi del Doccione in Vallesanta. Insomma un grande, imperdibile, racconto corale