In Sardegna sono arrivata tardi, nonostante le esortazioni ricorrenti “che mare, è bellissima!” da parte di chi c’era stato e anche di chi non l’aveva mai vista. Ci arrivavo con un pregiudizio negativo: quello del turismo di lusso e del glamour della Costa Smeralda, come l’immagine di Alberto Sordi-Giacinto Colonna a Porto Rotondo (episodio La Camera, Le coppie, 1970).
Ma la vera spinta verso questo gioiello naturale - quasi uno stato d’animo - sono stati il desiderio di incontro con i sardi e la lettura degli autori e delle autrici isolane. La scelta è caduta sulla parte centro-meridionale dell’isola, più antica e meno affollata. Una mediazione tra mare e zone interne, nel tentativo di trovare una corrispondenza tra aspettative e realtà.
Attraverso il Tirreno in notturna per guadagnare un giorno; in realtà perdo una nottata di riposo. La Grimaldi Lines è oggi l’unica compagnia per il trasporto di passeggeri-veicoli-e-merci sulla tratta Civitavecchia-Cagliari e viceversa. Anche l’auto è a bordo: un vantaggio e una necessità per potersi muovere liberamente. Tra imbarco, navigazione e sosta intermedia a Arbatax sono undici ore di viaggio. L’odissea termina a metà mattinata nel Golfo degli Angeli del porto di Cagliari.
La vista della città dal mare fa dimenticare la stanchezza del viaggio. Si resta abbagliati dalla luce, si osservano i palazzi schierati come fosse una parata, e i quartieri sovrapposti, a piani, come in una torta nuziale.
Viene voglia di andare, ma il tempo è appena sufficiente per raggiungere il B&B a una trentina di chilometri dal capoluogo: la prima base per scoprire le altre Sardegne. In direzione ovest la SS 195, a quattro corsie, fiancheggia lo Stagno di Cagliari. 15.000 ettari di una delle aree umide più importanti d’Europa per biodiversità: il fenicottero rosa, sa genti arrubia (la gente rossa), il falco di palude, il germano reale, l’airone e il cormorano. Impossibile non fermarsi per guardare da vicino.
In meno di mezz’ora sono a Pula, ancora nella Città Metropolitana di Cagliari.
Una piccola digressione sulle province. Il ricordo di Cagliari, Nuoro, Sassari e Oristano si ferma a fine anni ‘70. Dal 2001 è successo di tutto. Un moto perpetuo legato alla gestione ambientale del territorio, all’edilizia scolastica e al controllo delle strade provinciali. L’ultima modifica regionale ha confermato due Città Metropolitane, Cagliari e Sassari, con le province di Nuoro, Oristano, Sulcis-Iglesiente, Medio Campidano, Nord-Est Gallura e Ogliastra.
Si scrive Pula, si legge chilometri di spiagge sabbiose, pinete e foreste di lecci. A Pula c’è già tutto; dall’entroterra selvaggio alla presenza palpabile della storia.
Poco distante dal centro abitato, Capo Pula ospita le rovine di una città fenicio-punico-romana su una collina digradante fino al mare che chiude a ovest il golfo di Cagliari. È il Parco Archeologico di Nora, uno dei più importanti della Sardegna. Lo sguardo abbraccia l’intera insenatura con la torre spagnola del Coltellazzo, l’isolotto di San Macario e la chiesetta di Sant’Efisio, punto di arrivo della storica processione proveniente dall’omonima chiesa di Cagliari, la festa religiosa più importante della Sardegna. Si trovano ampi parcheggi che da maggio diventano a pagamento; i controlli sono continui, attenzione alle multe!
Qui era l’approdo stagionale fenicio (VIII sec.) poi città punica e romana, con la costituzione della provincia Sardinia et Corsica. Le rovine delle abitazioni private, i mosaici dei pavimenti, la lastricatura dei tracciati stradali, le colonne dei templi e il teatro romano sono perfettamente conservati.

Gli scavi continuano in maniera costante grazie alla collaborazione delle Università di Cagliari, Genova, Milano e Padova. È sufficiente un’ora per passeggiare sugli antichi selciati, inseriti tra spiagge e lagune. A fine giugno il Parco Archeologico ha fatto da sfondo alla collezione Alta Moda 2024 di Dolce&Gabbana, con un allestimento ultra moderno che rimarrà per tutta l’estate: le colonne a specchio dell'americano Phillip K. Smith, che restituiscono la luce naturale del tramonto sul mare.

Parco Archeologico di Nora)
Dal 1983 il teatro romano di Nora ospita il Festival di poesia e teatro “La Notte dei Poeti”; quest’anno si svolgerà la 42° edizione durante tutto il mese di luglio, con una programmazione che spazia tra teatro, danza, musica e poesia. L’evento è organizzato dal CeDAC (Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna), con il patrocinio e il sostegno del MiC (Ministero della Cultura), della Regione Sardegna, del Comune di Pula e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

A fine giornata un tuffo è più che meritato. La fame e la stanchezza si fanno sentire e la giornata si conclude in un ristorante di fronte al B&B davanti a un piatto di malloreddus alla campidanese, i tipici gnocchetti al pomodoro, pecorino e salsiccia. Un piatto da non perdere.
(1. continua)