Parmense? Piacentino? Parmigiano? Come etichettare Giuseppe Verdi? Fosse vivo, probabilmente si divertirebbe ad assistere a queste tenzoni che periodicamente si combattono sulle rive dell’Ongina, fangoso torrente che scorre davanti a Villa Verdi a Sant’Agata.
Due mondi diversi, due protagonisti leggendari
destinati al successo e all’incomunicabilità.
In più di cinquant’anni di una carriera che
li ha visti trionfare negli stessi luoghi,
Scala, Londra, Vienna, non c’è una fotografia
che
li ritragga insieme.
Ancora un capitolo di quello che potrebbe essere il romanzo dal titolo "Dove sei tu io non ci sarò", sottotitolo "i piaceri di una concorde inimicizia",di Claudio Abbado e Riccardo Muti. Best seller edito dalla Scala, scritto a quattro mani, due delle quali però tenute sempre a reciproca debita distanza.
Stalin, il tiranno sanguinario, piegato e ferito da un'intrepida e coraggiosa donna pianista, Marija Judina. Un personaggio di straordinario fascino, questa artista russa protagonista di un episodio fatale in una delle notti che segnano il clima di tenebre e di terrore della Russia staliniana.
Storia di un'intervista e di una scarpinata dal ritmo rossiniano con il Maestro, lungo la costa di Fertilia, nel tratto tra le Bombarde e la torre del Lazzaretto. Un Abbado felice, capelli al vento, fissava l' oggetto del suo entusiasmo: nove ettari di macchia mediterranea da risanare.
“Era l’8 Gennaio del 1959. "Cantavo un’Aida al Metropolitan di New York". Il racconto della 'maledizione del 17' dalla voce del tenore più raffinato, cesellatore di arie e recitativi, Carlo Bergonzi. Ecco come si dipana la vicenda che porterà il cantante parmense a quella fobìa.
Aveva deciso di dedicarsi a Verdi: e Busseto di farlo Bussetano. Così Ezio Bosso, il 23 febbraio del 2019, aveva ricevuto dal Sindaco, Gian Carlo Contini, la cittadinanza d’onore. Aveva un sogno - dirigere Messa da Requiem di Verdi - svanito ottanta giorni dopo, il 14 maggio.
“Mio nonno Riccardo Azzolini, chiamato ‘Cadén’, nato nel 1861....” Intervista con Riccardo Napolitano figlio del preside Almerindo - una figura storica, e autore di un libro sulla Busseto d’antan. Riccardo è stato per anni uno dei bussetani più attivi nel culto del grande Roncolese.
La rivalità con Maria Callas, poi dopo le scene via pure i riflettori della cronaca. "Forse è anche colpa mia - diceva - che non ho mai fatto nulla per assecondare questo mito. Eppure io sono fiduciosa, penso che un giorno qualcuno farà in modo che mi si ricordi". E nel 2005, infatti....
Il 13 luglio è il giorno della nascita, nel 1924, del più grande tenore verdiano del Novecento che però esordì come baritono e tale cantò per quattro anni, ribellandosi a se stesso fino a definirsi "un baritonetto da due soldi"...
Con un librino di sessanta paginette, venti centimetri quadrati e il costo di un aperitivo, Alberto Mattioli, giornalista e esperto d'opera, ripercorre genesi, sviluppi e fortuna del coro cantato all’unisono come un’aria da soprani, tenori e bassi...
Storia di un sodalizio fra compagni di studi e poi di palcoscenico: Tebaldi e Bergonzi. Lei lo chiamava 'Carlotto' fin da quando erano entrambi studenti al Conservatorio di Parma. Cantarono insieme la prima volta a Catania, nel 1947.
Ci puoi trovare anche sui principali social e ci puoi seguire commentando in diretta tutti i nostri articoli e le nostre rubriche.