TRA MESSINA
E CROTONE
CENERI
SUL MARE

20 luglio


La Goletta si è svegliata stamattina al largo di Messina. Abbiamo navigato tutta la notte partendo da Palermo, scivolando leggeri sul mare calmo. Oggi salutiamo il mar Tirreno e attraversando lo Stretto ci dirigiamo verso la prossima tappa: Crotone. Lungo la strada, intorno a mezzogiorno, gli attivisti e le attiviste di Legambiente hanno tenuto un flash mob sulla spiaggia di Capo Peloro, a Messina. Insieme ai bagnanti hanno protestato contro il progetto per la costruzione del ponte sullo Stretto, che proprio su questa spiaggia dovrebbe posare una delle sue estremità. L’enorme impatto ambientale e gli enormi costi da sostenere a fronte di vantaggi irrisori sono alcune delle motivazioni che stanno alla base del No di Legambiente al progetto. Nonostante il caldo e il sole battente il flash mob riesce, i bagnanti accolgono e partecipano contenti all’iniziativa.



Una volta ripartiti seguiamo la costa calabrese. È cosparsa di nuvole di fumo, alcune grigie, alcune più nere e dense. Il rumore del mare è coperto da quello dei Canadair che frenetici compiono parabole in cielo. Ci planano vicini, come se il pilota volesse farci ciao dal finestrino per poi tornare di corsa a placare la sete delle fiamme. All’improvviso un vento caldo, bollente, ci investe. Uno dei tanti incendi che si intravedono è molto vicino alla costa, e l’aria calda prodotta dalle fiamme, così alte da rendersi visibili fin dal ponte pur essendo dietro le montagne, scende al mare a abbracciarci. È triste fare i conti con la realtà, soprattutto quando si è immersi nel tentativo di cambiarla. Si guardano le fiamme, si fa il tifo per i pochi aerei che lungo la costa cercano di distribuirsi sui tanti incendi attivi.


Il sito di Goletta verde


La Goletta prosegue, con il ponte ricoperto dalla cenere portata dal vento. Stanotte attraverseremo il Golfo di Squillace, che al marinaio non dà pace. Così il capitano prepara l’equipaggio per le ore dell'oscurità, che ci aspettano particolarmente turbolente se ben interpreto i detti marinareschi. Proprio per questo la cena consisterà in una leggera frittata di pasta, contornata dall’ultima zucchina e l’ultimo pomodoro rimasti nel frigorifero.

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