MANFREDONIA
VENTO
E TARTARUGHE

26 luglio, Manfredonia


A Manfredonia stamattina non ci aspetta alcun comitato di benvenuto. La Goletta prosegue via terra. Durante la notte il tempo è cambiato, abbiamo trovato qualche onda, vento fastidioso. Ma una volta ormeggiati possiamo godere di un cielo quasi coperto. Durante la giornata ci si aspetta la pioggia, e la tranquillità di stamattina ci permette di concentrarci su altro.



Leggiamo le notizie. In Sicilia le autostrade sono bloccate, non da manifestazioni di antipatici ambientalisti, ma dalle fiamme. Le mura dei templi vengono segnate, non da innocua vernice lavabile, ma dalla realtà dei fatti. Chissà chi potremo multare ora. Chissà se la stessa acqua che abbiamo usato per pulire la vernice sarà sufficiente a spegnere gli incendi.

Chiara Ferragni tornando dalla Sicilia si mostra preoccupata per la situazione che ha trovato mentre ci passava le vacanze. Ha espresso cordoglio e, dopo essersi resa conto di non sapere come poter agire, si è messa a disposizione delle istituzioni per fare la sua parte.

Ma probabilmente non basta dire “se avete bisogno sono qua”: così semmai ci si lava la coscienza e ci si presenta come dei (presunti) salvatori potenziali. In realtà c'è un intero sistema economico - di cui anche lei ha beneficiato - che ci ha condotto a questa situazione di emergenza. Ora viene chiesto a tutti di valutare la propria impronta ambientale, di fare attenzione a fare la differenziata, prendere pochi aerei, mangiare bene, non usare l’auto. Si chiedono sforzi che vengono vanificati dal fatto che ad altri viene concesso tutto senza che debbano assumersi alcuna responsabilità.

Rendersi conto al livello individuale delle responsabilità di uno stile di vita permesso dai privilegi ottenuti in un sistema distruttore è la prima cosa che andrebbe fatta. Chi ha beneficiato provi a ragionare sull’impatto che ha sul mondo non come individuo, ma come attore economico e politico. E provi magari a porre rimedio.



Durante la mattinata facciamo un giro per la città, ci perdiamo in qualche libreria, cerco di riparare il telefono messo fuori uso dal caldo. Per l’ora di pranzo ci perdiamo nel tentativo di sistemare il nuovo navigatore di bordo. Riusciamo a decifrare qualche riga delle istruzioni. Pranziamo. Nel pomeriggio le nuvole aumentano, coprendo il cielo definitivamente. Da terra, come una colonia di gatti impazziti, il vento attraversa la città per riversarsi sul mare. Le folate corrono a zig zag fra gli alberi, si infilano nelle fessure, giocano con le cime. Il vento smette di essere una colata di olio bollente e torna fresco e agile. Sono giornate di attesa. Si seguono i ritmi della natura, si aspettano le condizioni che ci permettano di fare ciò che dobbiamo.


Il sito di Goletta verde


Facciamo una passeggiata fino al centro di recupero e cura per le tartarughe marine di Manfredonia. In un capannone del porto, il centro è gestito dal circolo locale di Legambiente. In contatto con i pescatori, qui cercano di salvare le tartarughe che vengono pescate, per rimetterle in sesto e liberarle nuovamente in mare aperto. Alla fine della piramide, nel concreto delle piccole realtà, dove i tentativi di rimediare agli errori superano di gran lunga il peso delle responsabilità: qui forse c'è qualche lezione da imparare.

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