Cambiare i maschi, fra il corpo e il mondo

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Noi siamo immersi nella cultura patriarcale fin dal concepimento. Siamo inconsapevoli di come, quando, quanto la introiettiamo come siamo inconsapevoli dei processi metabolici che si attivano quando mangiamo. Se però vogliamo dimagrire andiamo da un dietologo che ci spiega il metabolismo e noi iniziamo a prestare attenzione a quello che ingeriamo. Così se vogliamo sconfiggere la cultura patriarcale dobbiamo studiare tutti i mezzi, espliciti e impliciti, con cui viene trasmessa e fare controinformazione.

La personalità è il risultato dell'interazione tra fattori genetici e ambientali e l'epigenetica gioca un ruolo chiave in questa interazione. L'epigenetica modula come i geni reagiscono agli stimoli esterni.

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Da quando veniamo concepiti riceviamo stimoli esterni: nel corpo in cui siamo immersi ci giungono rumori, dolori, disagi e agi, malessere e benessere, stress e serenità. Una volta usciti veniamo raggiunti dal linguaggio, dalle tradizioni, dai riti, dallo stile educativo, dalla comunicazione non verbale, dai modi di vivere della famiglia, del paese, della nazione. Questa è la trasmissione transgenerazionale esplicita.

Una bambina e un bambino che nascono a Boston ricevono stimoli esterni diversi da una bambina e un bambino che nascono a Teheran? Formalmente si. Una bambina nata a Boston ha più diritti di una bambina nata a Teheran. Ma sostanzialmente non lo sappiamo. Che cosa i care giver trasmettano ad un bambino e ad una bambina non lo sa nessuno finché non sarà visibile dai comportamenti dei bambini e delle bambine, o udibile nei loro discorsi, o osservabile nei giochi e nei disegni. Non lo sanno nemmeno i care giver perché ciò che trasmettono per via genetica e epigenetica non è loro noto.

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La madre si è liberata? O è ancora sottomessa alla figura maschile? Quando il marito sparecchia lo ringrazia? È consapevole dei propri diritti? Com’è stata la sua infanzia? Il padre è rispettoso? O disprezzante? Com’è stata la sua infanzia? Hanno subito traumi? I traumi sono un importante fattore ambientale che può causare cambiamenti epigenetici. I traumi possono essere di natura fisica, emotiva o psicologica. Possono essere causati da eventi come la guerra, la violenza domestica, l'abuso sessuale o l'abbandono. I cambiamenti epigenetici causati dal trauma possono influenzare lo sviluppo e la salute di un individuo. Ad esempio, possono aumentare il rischio di sviluppare malattie mentali, come il disturbo post-traumatico da stress (PTSD), e problemi di salute fisica, come le malattie cardiovascolari e il diabete.

I cambiamenti epigenetici causati dal trauma possono anche essere trasmessi da una generazione all'altra. Questo fenomeno è noto come ereditarietà epigenetica. L'ereditarietà epigenetica può spiegare perché i figli di genitori che hanno subito un trauma sono più a rischio di sviluppare problemi di salute mentale e fisica. È importante notare che i cambiamenti epigenetici causati dal trauma non sono inevitabili. Ci sono cose che le persone possono fare per ridurre il rischio di sviluppare cambiamenti epigenetici negativi. La prima cosa, mentre i Centri antiviolenza, la polizia e la magistratura combattono sul fronte dei femminicidi, tutti gli altri e tutte le altre nelle retrovie si potrebbero attrezzare per dialogare con il proprio sistema limbico, per arrestare la trasmissione dell’eredità epigenetica negativa e fare controinformazione tra sé e sé.

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La seconda cosa: intervenire ab ovo. Letteralmente. Primo step formare le ostetriche, le educatrici, le puericultrici, le psicologhe, le ginecologhe. (Ho usato il plurale femminile, ma in questo plurale sono compresi anche i maschi), insomma tutte le protagoniste della preparazione al parto. Secondo step le insegnanti dei nidi e delle scuole materne. Terzo step le insegnanti delle elementari.

È importante fare capire a un maschio fin da piccolo che cedere quote di privilegi e di potere alle femmine comporta vantaggi individuali e collettivi. Insegnare che se le donne hanno gli stessi diritti e opportunità degli uomini la società diventa più equa e giusta per tutti. Che gli uomini possono sentirsi più a proprio agio in un ambiente in cui tutti e tutte sono trattati e trattate allo stesso modo. Che le donne hanno la possibilità di contribuire in modo significativo alla società e possono portare nuove forme di creatività e innovazione. Che le relazioni e le partnership paritarie sono associate a una maggiore felicità e benessere per entrambi. Che quando gli uomini sono disposti a cedere il potere e i privilegi alle donne, possono creare relazioni più forti e soddisfacenti. Che le economie in cui le donne hanno un maggiore accesso all'istruzione, al lavoro e al potere tendono ad essere più prospere. Che le società in cui le donne hanno gli stessi diritti e opportunità degli uomini tendono ad essere più pacifiche e sicure, perché se cessa la guerra tra i sessi cessano tutte le guerre. Fantastiche utopie? Forse sì, forse no .