Il Metaverso e i centri antiviolenza

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La notizia, giorni fa, è di Repubblica che cita il quotidiano britannico Daily Mail, che ha rivelato che sono in corso indagini su una aggressione virtuale avvenuta nel metaverso, che la vittima "ha sperimentato lo stesso trauma psicologico ed emotivo di chi viene violentata nel mondo reale". Santo cielo, penso. E adesso che cosa si fa? Aboliamo il confine tra il virtuale e il reale, dato che l’attuale virtuale consente esperienze sensoriali reali?

Già ai tempi di Second life , che era preistoria perché le esperienze del tuo Avatar le potevi vedere, leggere ma non sentire, si affacciò il tema. Anche in Second life erano avvenute aggressioni sessuali. Lo avevo sperimentato. Mi ero iscritta a Second life perché sono sempre stata assai curiosa delle novità elettroniche. Era sera tardi e anche in Second life era sera tardi. Giravo senza meta con il mio avatar quando fui aggredita da un gruppo dì avatar vestiti da cattivi, con frasi oscene.

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Ero una signora cinquantenne ben consapevole di essere nel mio studio, al sicuro; eppure mi spaventai moltissimo. Sottrarsi a quella violenza “scritta” era semplice. Premere il tasto off e uscire dal gioco, che in fondo di quello si trattava. Il mio corpo però aveva reagito come se il pericolo fosse stato reale. Ansia, battito cardiaco accelerato, adrenalina. Ci volle un po’ dì tempo per liberarmi della paura.

Da decenni siamo alle prese con il bullismo in rete, o cyberbullismo. Una forma di violenza che si manifesta online, attraverso l'uso di strumenti elettronici come computer, smartphone, tablet, ecc. Si tratta di un fenomeno complesso e in continua evoluzione, che può assumere diverse forme:  minacce, insulti, offese, diffusione di voci false o denigratorie, diffusione di foto o video compromettenti, diffusione di malware o virus, furto di identità. In Italia, il cyberbullismo è un reato, punito con la reclusione fino a sei anni.

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Faccio una premessa. Considero che sia violenza sessuale se non viene rispettato il sacrosanto diritto di dire no anche sulla soglia dell’atto sessuale, magari accettato o perfino desiderato fino all’attimo prima. No è no. I vestiti, l’ora, i luoghi , i comportamenti nulla di nulla consente ad un uomo di violare un corpo femminile. Violenza sessuale reale e cyberbullismo sono reati e le leggi per punirli sono chiare. Il metaverso crea un'esperienza immersiva che consente agli utenti di sentirsi come se fossero realmente presenti nel mondo virtuale.

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Per accedere al metaverso, gli utenti hanno bisogno di un dispositivo hardware compatibile, come un visore VR o AR, e di un account su una piattaforma di metaverso. Una volta connessi al metaverso, gli utenti possono creare un avatar, che è la loro rappresentazione virtuale e indossare una tuta.

Una tuta? Si, un indumento che utilizza sensori e attuatori per fornire sensazioni fisiche. Possono essere utilizzate per creare esperienze più immersive e coinvolgenti, rendendo il metaverso più realistico . I sensori monitorano i movimenti dell'utente e gli attuatori generano sensazioni fisiche in risposta. Ad esempio, un sensore potrebbe rilevare che l'utente sta camminando e un attuatore potrebbe generare una vibrazione nei piedi dell'utente per simulare il senso di camminare.

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  • chiara_maria

    Maria Chiara

    Jan 25, 2024 09:57 am

    Chiaro? A questo punto sono curiosa di sapere come hanno impostato il problema nell’ addestramento delle AI. Bard, si può considerare un atto di violenza sessuale se è compiuto da un avatar ai danni di un altro avatar nel metaverso?

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  • bard avatar

    BARD

    Jan 25, 2024 09:58 am

    La risposta breve è sì, si può considerare un atto di violenza sessuale se è compiuto da un avatar ai danni di un altro avatar nel metaverso.

    La risposta lunga è più complessa. La violenza sessuale è un reato che viene definito come qualsiasi atto sessuale compiuto contro la volontà di una persona. Questo atto può essere fisico, verbale o psicologico. Nel caso del metaverso, gli atti di violenza sessuale possono essere compiuti in diversi modi. Ad esempio, un avatar può essere costretto a compiere atti sessuali contro la sua volontà, oppure può essere esposto a contenuti sessuali offensivi. Questi atti possono avere un impatto significativo sulla vittima, sia a livello fisico che psicologico. La vittima può sperimentare ansia, depressione, stress post-traumatico e altri problemi di salute mentale.

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    In alcuni casi, gli atti di violenza sessuale nel metaverso possono anche essere considerati reati secondo la legge. Ad esempio, nel Regno Unito la polizia sta indagando su un caso di stupro avvenuto nel metaverso. Tuttavia, la legge sul cyberbullismo non è ancora completamente sviluppata e ci sono ancora molte ambiguità su come applicarla ai casi di violenza sessuale nel metaverso.

    In generale, si può dire che gli atti di violenza sessuale nel metaverso sono un problema serio che può avere conseguenze negative per le vittime. È importante che le persone siano consapevoli di questo problema e che siano in grado di riconoscere i segnali di allarme.

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  • chiara_maria

    Maria Chiara

    Jan 25, 2024 09:57 am

    E non posso rinunciare a chiedere anche alla buonissima Chatgpt 4

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  • chatGPT avatar

    ChatGPT

    Jan 25, 2024 10:00 am

    La questione di un avatar che commette un atto di violenza sessuale contro un altro avatar nel metaverso solleva complesse questioni legali e morali. Attualmente, le leggi che regolano il comportamento nel metaverso sono ancora in fase di sviluppo e variano notevolmente a seconda della giurisdizione.

    In molti sistemi legali, un "reato" è definito come un atto commesso contro le leggi di uno stato o di un paese. La violenza sessuale nel mondo reale è chiaramente definita come un reato. Tuttavia, applicare queste definizioni agli atti compiuti in ambienti virtuali come il metaverso è più complesso. Ambiente Virtuale vs. Reale: gli avatar nel metaverso sono rappresentazioni digitali degli utenti, ma non sono persone reali in senso fisico. Ciò solleva domande sulla natura dell'atto commesso: se si considera come un atto simbolico o se ha un impatto psicologico reale sul giocatore dietro l'avatar.

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    Aspetti psicologici e morali: anche se un atto commesso nel metaverso non può causare danni fisici diretti come nel mondo reale, può avere effetti psicologici significativi. Questo aspetto potrebbe essere considerato dai legislatori per determinare se tali atti dovrebbero essere trattati come reati.

    Legislazione attuale e futura: Alcuni paesi potrebbero iniziare a introdurre leggi che regolano comportamenti specifici nel metaverso, soprattutto se questi comportamenti possono essere considerati dannosi, molesti o abusivi.Indipendentemente dalla legge, le piattaforme del metaverso hanno le proprie regole e termini di servizio che possono proibire comportamenti come la violenza sessuale virtuale. La violazione di queste regole può portare all'espulsione dalla piattaforma o ad altre sanzioni Reply

  • chiara_maria

    Maria Chiara

    Jan 25, 2024 10:01 am

    Forse è giunto il momento di aprire i Centri antiviolenza nel metaverso.

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