Sull’uso improprio dei farmaci gli americani sono campioni. Tra le specialità più praticate, l’impiego di medicinali per fini esclusivamente estetici. Il caso forse più noto, quello della Preparazione H (Preparation H), una potente pomata contro le emorroidi usata per anni nel mondo dello spettacolo per sgonfiare in un lampo le borse sotto gli occhi. Oggi a gareggiare si è messo, neanche a dirlo, Elon Musk, che ha annunciato via twitter l’uso dell’Ozempic, un farmaco antidiabete di nuova generazione che si è scoperto fare dimagrire parecchio senza alcuno sforzo. Basta una semplice iniezione sottocutanea. Inutile dire che nella gara si sono cimentate anche le solite celebrities, a cominciare dalle Kardashian, non si sa bene se Kim o Khloé magari entrambe ma tanto si fatica sempre a distinguerle, e gli immancabili influencer via Tiktok.
Ma di che cosa si tratta? Ecco la definizione tratta dal sito dell’EMA, l’agenzia europea del farmaco: “Ozempic è un medicinale antidiabetico utilizzato in associazione a dieta ed esercizio fisico per trattare adulti affetti da diabete di tipo 2 non controllato in modo soddisfacente. Ozempic può essere usato in monoterapia (da solo) in pazienti che non possono assumere metformina (un altro medicinale antidiabetico). Inoltre può essere utilizzato in associazione ad altri medicinali antidiabetici. Ozempic contiene il principio attivo semaglutide”. La semaglutide è stata lanciata dalla multinazionale farmaceutica danese Novo Nordisk A/S con il nome di Ozempic, sotto forma di siringhe pronte all’uso, approvata dalla FDA nel 2017 e dall’EMA nel 2018.
L’EMA chiarisce anche che “Ozempic ha dimostrato di essere efficace nel ridurre i livelli di glucosio nel sangue. Il trattamento con Ozempic inoltre ha indotto un calo ponderale, il che è considerato un vantaggio nei pazienti diabetici. Ozempic ha anche dimostrato di essere efficace nel ridurre l’insorgere di gravi complicanze per la salute associate al diabete quali infarto e ictus”. Eccolo qui il punto: un calo ponderale tramite iniezione sottocutanea e senza effetti collaterali se non rari casi di vomito e diarrea (che se devi dimagrire…). In sintesi ecco come agisce: regola i livelli di zucchero nel sangue quando sono alti, induce un senso di sazietà e rallenta lo svuotamento dello stomaco, posticipando il desiderio di mangiare. Insomma, il farmaco dei miracoli, il sogno di tutti. Dimagrire anche 25 chili senza sforzo e senza fame. Come in un mondo perfetto.
Ma siccome il mondo perfetto non è, ecco l’altra faccia della medaglia. Che è anche il motivo per cui tutti i giornali e i siti di informazione del mondo occidentale ne stanno palando. Il boom del prodotto tra chi non è affetto né da diabete né da obesità clinica mette a rischio la disponibilità del farmaco per chi ne ha davvero bisogno. Tanto che è stato necessario l’intervento delle agenzie nazionali del farmaco per lanciare l’allarme. Ecco un passaggio della nota di quella italiana, l’AIFA, diffusa dopo aver ricevuto una segnalazione dal produttore Novo Nordisk: “L’aumento della domanda di Ozempic® ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023. Sebbene la fornitura continui ad aumentare, non è possibile prevedere con certezza quando risulterà sufficiente a soddisfare completamente la domanda attuale”.
Ma non solo, gli effetti dell’uso di questo farmaco sono noti, perché appositamente testati in fase di autorizzazione al commercio, solo per gli scopi per cui è stato messo a punto. Gli effetti nei cosiddetti usi off-label (fuori etichetta, ovvero al di fuori delle condizioni previste nei documenti approvati dalle autorità di regolamentazione dei farmaci) non sono ancora del tutto chiari. E poco importa se il farmaco è preso sotto controllo di un medico. Nemmeno lui sa con certezza che cosa può succedere. Senza considerare che in generale i dimagrimenti facili e veloci non sono mai consigliabili e soprattutto duraturi. Persino la modella plus size Remi Bader, star di TikTok, ha ammesso di aver preso l’Ozempic, ma anche di aver recuperato il doppio del peso una volta che lo ha smesso. Inoltre, come per esempio ha segnalato Swissmedic, l’autorità centrale svizzera di omologazione e controllo per gli agenti terapeutici, ci sono diversi casi di ricoveri in ospedale in seguito all’uso di penne Ozempic falsificate, comprate su Internet o attraverso canali non sicuri.
L’Ozempic, che può essere acquistato in farmacia solo con la prescrizione di un medico, costa. E costa tanto. Dai 120 ai 180 euro, secondo il dosaggio, per una sola penna preriempita. Negli Stati Uniti la confezione arriva a costare sui 950 dollari. Sulla questione è intervenuto recentemente anche il New York Times svelando un altro aspetto inquietante della fortuna dell’Ozempic. In un pezzo dal titolo “Il quartiere di New York che sta diventando ancora più esile grazie all’Ozempic”, il giornalista Joseph Goldstein racconta di come le prescrizioni della nuova classe di farmaci anti diabete e obesità si concentrino “nei quartieri più ricchi, più bianchi e più sani della città”. Di come circa il 2,3% degli abitanti di quella striscia di Manhattan che scende dall’Upper East Side fino a Gramercy Park assumono l’Ozempic (e farmaci analoghi).
Lo dice una ricerca promossa da Trilliant Health, una società di analisi specializzata nel settore salute. Sembra poco, ma è quasi il doppio dell’1,2% misurato a Brooklyn, una delle zone con la più alta concentrazione di diabetici o di Staten Island sud dove invece si rileva un’alta presenza di obesità clinica. In sostanza un farmaco nato per ridurre le disparità almeno nella salute, sembra invece segnare un notevole divario nella possibilità di procurarselo e utilizzarlo. A New York, Medicaid – il programma assicurativo pubblico – infatti non rimborsa questi medicinali se non a diabetici gravi. Le assicurazioni fornite dal datore di lavoro agli impiegati lo fanno solo parzialmente, mentre quelle private li coprono eccome. Come era già successo all’esordio del vaccino anti Covid o per certi farmaci anti HIV, ad essere avvantaggiate sono le persone più ricche. Anche se sono già magre di loro. Speriamo almeno che poi ringrassino tutte.